That time I went to Japan for our honeymoon and ended up in the best VR center in the world: VR Zone @ Shinjuku

Categories: Travels and Experiences

No, I won’t talk about my amazing, life changing trip to Japan.
Too much sadness in knowing I won’t return for a while.
My hearth couldn’t take it.

For now I’ll talk only about the best VR center in the world!
https://vrzone-pic.com/shinjuku/en/
The VR Zone by Bandai and ProjectICan in Shinjuku, Tokyo.

Here’s the slideshow of the experience (slow to load, give it few seconds per photo):

Recap of the experience, point by point (apologise, only in Italian for now):

Resoconto per punti della Tokyo VR Zone Shinjuku

Struttura e personale:
Siamo veramente sugli standard giapponesi. La struttura è stata costruita ad hoc ed è a due piani (cosa insolita per i Giapponesi che in genere ne fanno almeno 8 per una sala giochi  ). Al centro del piano terra c’è un albero della vita con un murales interattivo tutto video-proiettato. Un colpo d’occhio splendido fatto per ammaliare. L’intenzione evidente di chi ha progettato questo posto era non solo quella di fare qualche postazione VR ma quella di creare una esperienza completa. Al piano terra troviamo anche lo shop e il ristorante a tema, gli immancabili armadietti a gettoni e una serie di esperienze VR “minori” (di cui vi parlo dopo). Il personale sarà stato, solo lato hostess e steward, di almeno 25 persone sparse fra le varie esperienze. Gentilezza e preparazione Japan Level. Vi potete immaginare gli inchini anche solo per aver scelto di entrare in quel posto. All’ingresso, se hai prenotato, ti consegnano biglietti di vari colori: verde, rosso, giallo e blu. Ogni colore corrisponde ad un set di esperienze di cui puoi sceglierne solo una. Puoi comprare biglietti extra ma alcune esperienze (fra cui Gundam, Evangelion ecc) sono solo prenotabili. Prendo i miei biglietti e decido di andare al secondo piano e iniziare con Mario Kart.

Tecnologia:
Vive, vive e ancora Vive. Sono tutti Vive di “seconda generazione” con aggancio a morsetto, molto più comodi per le hostess. Vive tracker a profusione, ogni esperienza è multiplayer (ma può essere vissuta anche da solo, come nel mio caso). Ogni postazione è ad hoc per il gioco e TUTTE hanno una macchina del vento integrata col gioco. Il personale è super preparato e la sensazione è che non si voglia far vivere le esperienze fuori dal visore. Non ci sono schermi per il pubblico se non quelli di servizio per gli addetti che sono piccolini e a volte neanche visibili dai clienti. Organizzazione e postazioni da urlo.

Mario Kart VR:
All’ingresso di ogni esperienza c’è una mini sala di attesa con divanetti dove ti viene consegnato un plasticato con le istruzioni (che ti vengono comunque ripetuto nel loro fantastico non inglese). Si attende che finisca il turno e poi si viene spostati nella zona VR e propria. Nel caso di Mario mi hanno fatto scegliere fra Mario, Luigi, Peach e Yoshi. Ovviamente ho scelto Mario. Italiano in Giappone, capitemi. L’addetto mi spiega come muovermi e parto. Ho due tracker sulle mani per prendere le armi sulla pista. Posso tirare martellate, lanciare banane e gusci. La sfida è su una multi traccia che comprende alcune delle ambientazioni più famose di Mario Kart. Il gioco si può giocare in 4 alla volta. Le mani sono trackate ma non le dita. La cosa non da fastidio in quanto le mani si agganciano al volante e si staccano automaticamente. Tutto naturalissimo. Molto apprezzato il semplice ma efficace espediente per quando vieni colpito: il kart gira ma la tua visuale rimane ferma.
Graficamente è perfetto. Niente cali di framerate, aliasing gestito bene e nessun disturbo nel gioco. Insomma, una esperienza super divertente e flawless.

Evangelion VR, the throne of soul:
Questa, a mio avviso per me che sono un fan sfegatato, è stata la killer experience.
Ti mettono alla guida di una Eva. Si può scegliere Shinji, Asuka o Rei. L’esperienza riproduce l’attacco dal decimo angelo. Multiplayer da 3, postazione fisicamente uguale a quella di guida degli Eva.
Gli addetti ti leggono la storia e si parte verso una battaglia curata maniacalmente nel dettaglio.
Dalla sincronizzazione con l’Eva (con tanto di parte in cui “affoghi” nel liquido amniotico), alla partenza fino al combattimento vero e proprio. Il combattimento è tutto frontale, si gira sempre attorno all’angelo distruggendo ad ogni passo palazzi e pezzi di città. Le armi sono le armi note nel manga/anime fra cui la N2 bomb che va lanciata subito poiché ti rende pesantissimo. Ovviamente l’ATField dell’angelo respinge praticamente tutto. In fase di istruzioni del gioco ti viene anticipato che l’Eva potrebbe finire l’autonomia e avrai a quel punto una sola scelta: urlare al tuo Eva per farlo ripartire. Puoi urlare Ugote Ugote Ugoteyo o Move Move Move. Io ho urlato con disperazione, il mio 01 doveva muoversi cazzarola. Questa è stata forse la cosa più clamorosa che ho fatto in VR. Valeva il prezzo del viaggio in Giappone.

Dragonball VR, master the kamehameha:
Lo scopo di questa esperienza era di sfidare un avversario con una poderosa Kamehameha. Per farlo venivi vestito di tutto punto: vive tracker sulle mani, sui piedi e sulla cinta. Tracking quindi quasi totale del corpo. Potevi scegliere il tuo maestro (io ho scelto Vegeta) e si partiva con tre fasi: imparare a lanciare piccole botte di energia, imparare a lanciare la kame e poi sfidare un avversario che aveva un altro maestro. Ovviamente il tutto condito da scenette in puro stile Dragonball. Vegeta mi ha minacciato più e più volte che se non vincevo me l’avrebbe fatta pagare. Spoiler: ho perso.
L’esperienza è condita da un sistema particolare di vento multidirezionale che quasi ti sposta quando lanci o subisci un’onda. Senti realmente il rinculo della tua stessa “potenza”. Ogni volta che lanci un’onda distruggi montagne e fai crateri. Anche qui divertito come un bambino.
Unica nota negativa: mi hanno calibrato le mani non alla perfezione rallentando il mio apprendimento. Dovrebbero stare più attenti in fase di calibrazione.
PS è la prima nota negativa e forse quasi l’unica di tutto il posto.
PPS urlare Kamehameha non serve a niente ma va fatto, è buona educazione.

Argyle Shift:
Esperienza robotica semplice ma fatta bene. La cosa particolare era che è una serie inedita fatta solo per la VR Zone ed era la prima puntata.
L’intenzione è di creare un cinema interattivo VR che ti spinga a tornare per seguire la storia.
Era l’esperienza più vuota dalla mattinata. Forse la gente, compresi i Giapponesi, non stanno rispondendo bene alla proposta che comunque ha del potenziale.

Hanechari:
Esperienza molto divertente di volo su un aliante a pedali.
Grafica mozzafiato e sfida fra 4 giocatori per raggiungere il castello al di là della montagna. Niente di eclatante ma se fosse sullo store sarebbe comunque in top vendite.

Esperienze “minori”:
Ci sono un po’ di esperienze sparse qui e lì che condiscono il tutto: dalla pesca, alla carrozzina nell’ospedale del terrore fino ad una escape room dove devi uscire prima di essere schiacciato da una palla (vera) che si gonfia. La VR zone è ricca di prodotti e i grandi (Mario, Evangelion ecc) trainano alla grande gli altri che erano pieni di utenti.

Conclusioni:

Un posto magico, costruito con criterio, amore e taaaanti soldi. Purtroppo non ho potuto provare Gundam (il biglietto mi faceva scegliere o Gundam o Evangelion, sorry guys).
Però alla fine non posso che dargli un 10 pieno.
Un posto organizzato così qui da noi scordatevelo, quindi se passate in Giappone andateci per forza!

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